Intervista a Andrea Sabatino e il suo gruppo


Dopo un bel concerto è stato un piacere per me incontrare il quartetto "made in Puglia" di Andrea Sabatino, nel jazz club di Fano Jazz.





Andrea Sabatino, alle prese con la tromba dall'età di cinque anni, e iscritto a nove al Conservatorio di Lecce, è stato quel che si dice un enfant prodige del jazz, tra i finalisiti del “Premio Nazionale Massimo Urbani” nel 2003. Importantissime per lui l'insegnamento e l'amicizia del trombettista Fabrizio Bosso e le collaborazioni con Fresu, Manzi, Sellani, Tamburini, e altri famosi nomi del jazz.
Il suo ultimo lavoro, "BEA" del 2015, un omaggio alla tradizione, con musiche originali scherzose e un po' hard-bop, lo vede suonare con i membri del quartetto di questa intervista: Gaetano Partipilo al sax, Giovanni Scasciamacchia alla batteria, più Ettore Carucci al pianoforte e Francesco Angiuli al contrabbasso sostituiti, dalla mano destra... e dalla sinistra di Bruno Montrone.
Bruno, infatti, si è aggiunto in questo e in altri concerti con il suo hammond, per dar un vigore diverso al progetto di Sabatino.

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