Il 31 agosto a Scheggino (PG), l' 1 settembre a Camerino (MC), il 2 settembre ad Amatrice (RI) e il 3 settembre a L’Aquila.
Anche quest’anno 2017 il jazz Italiano torna a mobilitarsi per le terre colpite dal sisma. Saranno 4 le città coinvolte quest’anno, in 4 giornate consecutive di concerti: il 31 agosto a Scheggino (PG), il 1 settembre a Camerino (MC), il 2 settembre ad Amatrice (RI), e per finire il 3 settembre a L’Aquila.
Oltre 700 musicisti coinvolti, provenienti da tutta Italia, parteciperanno a questo grande evento, a significare la vicinanza di tutto il mondo del jazz ai territori e alle popolazioni colpiti dal terremoto.
Solidarietà e unione fanno ancora rima con jazz. “Il jazz italiano per L’Aquila” è stato il primo capitolo di un percorso importante, significativo, indimenticabile che ha visto riversarsi nel capoluogo abruzzese, il primo weekend del settembre 2015, un fiume di persone appassionate che si sono strette attorno al cuore di una realtà ancora profondamente segnata dal terremoto del 2009. L’anno successivo, il tentativo di organizzare una seconda edizione è stato spazzato via dal terribile sisma che ha messo in ginocchio il centro Italia, il 24 agosto. Tutta l’Italia del jazz, però, si è prontamente mobilitata per riuscire a riunire i pezzi di un progetto che, alla luce di quanto successo, poteva avere ancora più valore. Il 4 settembre 2016 la penisola intera, da Courmayeur a Lampedusa, ha visto nascere “Il jazz italiano per Amatrice”, una maratona nazionale che ha avvicinato e unito i cuori e i luoghi nel grande abbraccio della musica.
Memori di questo piccolo grande miracolo e ancora più fiduciosi nel continuare l’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione delle zone terremotate, per il 2017 presentiamo “Il Jazz italiano per le terre del sisma”. La manifestazione, promossa da MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor, e organizzata da Associazione I-Jazz, MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e Casa del Jazz, vede la straordinaria adesione anche dei comuni di Scheggino, Camerino e Amatrice, vera novità della presente edizione.
“Per il terzo anno il Jazz italiano si mobilita per i territori del Centro Italia colpiti dal terremoto – dichiara il Ministro Dario Franceschini - Grazie al prezioso contributo di tutte le realtà che sostengono l’iniziativa, dal 31 agosto migliaia di musicisti si esibiranno nelle strade e sui palchi delle località colpite dal sisma per concludere il 3 settembre con una maratona jazz all’Aquila. Un gesto di solidarietà da parte del mondo dello spettacolo che ha il merito di portare l’attenzione sulle comunità che con grande sacrificio e perseveranza stanno ricostruendo il proprio tessuto vitale“.
“Il jazz italiano per le terre del sisma” sarà quindi un evento capillare, capace di esaltare e radicare una sensibilità diffusa al tema grazie al linguaggio universale della musica.
“La nuova geografia del sisma ridisegna la mappa della solidarietà – commenta Paolo Fresu - Anche il jazz italiano si muove, presenziando non solo a l’Aquila (per il terzo anno consecutivo) ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con sé una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali ma per la qualità storica e architettonica di città e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz. Per questo saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione si rafforza così il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica”.
Importante anche il contributo organizzativo di MIDJ, l’associazione dei Musicisti Italiani di Jazz: “Il jazz è l'arte dell'incontro, e del dialogo tra culture e popoli diversi – afferma il presidente Ada Montellanico - Una musica capace di costruire e attraversare ponti tesi a favorire il rapporto tra le persone, a creare unione, come è accaduto e come accadrà per la terza volta a settembre nella manifestazione considerata l'evento musicale più importante dell'anno: Il Jazz Italiano per le terre del Sisma. Centinaia di musicisti e di operatori, 50 direttori artistici e un folto pubblico si troveranno nuovamente insieme affinché la ricostruzione dei luoghi e delle vite delle persone sopravvissute al terremoto non sia solo una dichiarazione di intenti ma fatti reali e concreti. La musica si unirà coralmente all'urlo di protesta di chi aspetta ancora di tornare alla vita di sempre”.
Grandi nomi e giovani talenti, street band e grandi formazioni caratterizzeranno il programma denso e variegato delle quattro giornate. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese.
Il coordinamento generale del progetto è realizzato dall’Associazione I-Jazz (che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani), unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (MIDJ) e alla Casa del Jazz di Roma. Da segnalare, per gli altri comuni coinvolti, la straordinaria organizzazione e il sostegno di Associazione Visioni in Musica (Scheggino), Musicamdo Jazz e TAM-Tutta un'Altra Musica (Camerino) e Fara Music (Amatrice).
Anche quest’anno 2017 il jazz Italiano torna a mobilitarsi per le terre colpite dal sisma. Saranno 4 le città coinvolte quest’anno, in 4 giornate consecutive di concerti: il 31 agosto a Scheggino (PG), il 1 settembre a Camerino (MC), il 2 settembre ad Amatrice (RI), e per finire il 3 settembre a L’Aquila.
Oltre 700 musicisti coinvolti, provenienti da tutta Italia, parteciperanno a questo grande evento, a significare la vicinanza di tutto il mondo del jazz ai territori e alle popolazioni colpiti dal terremoto.
Solidarietà e unione fanno ancora rima con jazz. “Il jazz italiano per L’Aquila” è stato il primo capitolo di un percorso importante, significativo, indimenticabile che ha visto riversarsi nel capoluogo abruzzese, il primo weekend del settembre 2015, un fiume di persone appassionate che si sono strette attorno al cuore di una realtà ancora profondamente segnata dal terremoto del 2009. L’anno successivo, il tentativo di organizzare una seconda edizione è stato spazzato via dal terribile sisma che ha messo in ginocchio il centro Italia, il 24 agosto. Tutta l’Italia del jazz, però, si è prontamente mobilitata per riuscire a riunire i pezzi di un progetto che, alla luce di quanto successo, poteva avere ancora più valore. Il 4 settembre 2016 la penisola intera, da Courmayeur a Lampedusa, ha visto nascere “Il jazz italiano per Amatrice”, una maratona nazionale che ha avvicinato e unito i cuori e i luoghi nel grande abbraccio della musica.
Memori di questo piccolo grande miracolo e ancora più fiduciosi nel continuare l’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione delle zone terremotate, per il 2017 presentiamo “Il Jazz italiano per le terre del sisma”. La manifestazione, promossa da MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor, e organizzata da Associazione I-Jazz, MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e Casa del Jazz, vede la straordinaria adesione anche dei comuni di Scheggino, Camerino e Amatrice, vera novità della presente edizione.
“Per il terzo anno il Jazz italiano si mobilita per i territori del Centro Italia colpiti dal terremoto – dichiara il Ministro Dario Franceschini - Grazie al prezioso contributo di tutte le realtà che sostengono l’iniziativa, dal 31 agosto migliaia di musicisti si esibiranno nelle strade e sui palchi delle località colpite dal sisma per concludere il 3 settembre con una maratona jazz all’Aquila. Un gesto di solidarietà da parte del mondo dello spettacolo che ha il merito di portare l’attenzione sulle comunità che con grande sacrificio e perseveranza stanno ricostruendo il proprio tessuto vitale“.
“Il jazz italiano per le terre del sisma” sarà quindi un evento capillare, capace di esaltare e radicare una sensibilità diffusa al tema grazie al linguaggio universale della musica.
“La nuova geografia del sisma ridisegna la mappa della solidarietà – commenta Paolo Fresu - Anche il jazz italiano si muove, presenziando non solo a l’Aquila (per il terzo anno consecutivo) ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con sé una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali ma per la qualità storica e architettonica di città e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz. Per questo saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione si rafforza così il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica”.
Importante anche il contributo organizzativo di MIDJ, l’associazione dei Musicisti Italiani di Jazz: “Il jazz è l'arte dell'incontro, e del dialogo tra culture e popoli diversi – afferma il presidente Ada Montellanico - Una musica capace di costruire e attraversare ponti tesi a favorire il rapporto tra le persone, a creare unione, come è accaduto e come accadrà per la terza volta a settembre nella manifestazione considerata l'evento musicale più importante dell'anno: Il Jazz Italiano per le terre del Sisma. Centinaia di musicisti e di operatori, 50 direttori artistici e un folto pubblico si troveranno nuovamente insieme affinché la ricostruzione dei luoghi e delle vite delle persone sopravvissute al terremoto non sia solo una dichiarazione di intenti ma fatti reali e concreti. La musica si unirà coralmente all'urlo di protesta di chi aspetta ancora di tornare alla vita di sempre”.
Grandi nomi e giovani talenti, street band e grandi formazioni caratterizzeranno il programma denso e variegato delle quattro giornate. La partecipazione massiccia dei musicisti e di tutti gli operatori del settore conferma quanto oggi il jazz italiano sia sempre più vivo e dinamico. Lo è sia nelle sue espressioni artistiche sia nella fitta rete di realtà che lo rappresentano su tutto il territorio nazionale, realtà che da qualche anno dialogano tese alla costruzione di un progetto comune con l’obiettivo di dare voce ad una musica oggi profondamente radicata nel nostro paese.
Il coordinamento generale del progetto è realizzato dall’Associazione I-Jazz (che raccoglie i principali festival e progetti di jazz italiani), unitamente all’Associazione Musicisti Italiani di Jazz (MIDJ) e alla Casa del Jazz di Roma. Da segnalare, per gli altri comuni coinvolti, la straordinaria organizzazione e il sostegno di Associazione Visioni in Musica (Scheggino), Musicamdo Jazz e TAM-Tutta un'Altra Musica (Camerino) e Fara Music (Amatrice).
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